la comunicazione che mette le persone al centro.

Non tutti i periodi professionali sono uguali e questo per me è molto particolare in termini di evoluzione. Allargando il raggio, che credo vi interessi più della mia storia personale, penso sia un periodo particolare per molti. Il modo di lavorare è cambiato, e non solo nel settore design, la crisi economica e climatica si avverte e, seppur viviamo in una società legata all’apparenza digitale, in molti si domandano se questo sovraccarico di stimoli sia un bene o un male per la nostra qualità della vita. Sabato in studio ho accolto un po’ di professionisti per uno di quegli eventi che continuo a chiamare workshop ma che in realtà non sono altro che una scusa per parlare e incontrarci. Abbiamo fatto un percorso tra i vari temi che interessano la professione dell’architetto ma non solo, dalle ipotesi generali sul cambiamento domestico alla questione molto sentita (per me anche moltissimo) della difficoltà di reperire prodotti di fascia media realizzati in Italia con un gusto che non risulti dozzinale e poco gradevole, cosa che invece è molto facile reperire in altri paesi. Poi abbiamo parlato di storytelling, novità, cosa vorremo vedere e cosa non troviamo in tutto quel mondo che ci piace chiamare design fatto in Italia, editoria compresa. Credo che questi incontri siano molto utili ad uscire dal guscio della propria routine e spesso anche dei propri pensieri positivi o negativi che siano, semplicemente per condividere, cosa che i social ci avevano promesso ma che poco hanno mantenuto. In questo quadro, non del tutto positivo personalmente preferisco sempre non demonizzare alcuni processi (senza Instagram probabilmente molti non sarebbero qui a leggermi) piuttosto analizzo la casistica positiva, perché c’è, e provo a trasformare le mie energie in qualcosa di positivo. Lamentarsi non ha mai fatto bene a nessuno.

Ho pensato di provare a fare di questo nostro appuntamento mensile un momento di maggiore approfondimento sulle cose che attirano la mia attenzione, curiosità e articoli che mi farebbe piacere condividere. Io lo farei anche un magazine tutto mio ma credo che non lo leggerebbe nessuno, non mi resta che allargare il campo di questo racconto e aggiungere ai miei progetti le mie ricerche.

LIFE AT HOME REPORT IKEA 2023

Partiamo da una delle novità di maggior rilievo delle ultime settimane. Ikea pubblica un report sulla casa riassuntivo di 10 anni di indagini, evidenziando i cambiamenti della relazione con lo spazio domestico nel corso di questo tempo e prospettando le possibilità future. Il report è interessante, esaustivo e comunicato in modo efficiente tra passato, presente e futuro. Potete scaricare il report completo qui.

Con una scoperta significativa abbiamo individuato gli elementi essenziali necessari per una vita soddisfacente in casa. Li chiamiamo gli otto bisogni.Queste esigenze forniscono il quadro per esplorare tre grandi tensioni intorno alla vita domestica nel 2023. Guardiamo anche avanti utilizzando la ricerca previsionale per immaginare una varietà di possibili futuri per la vita domestica nel 2030 e oltre. IKEA.


La comunicazione che mette le persone al centro.

Un consiglio: sui social smettete di guardare le persone e iniziate a guardare i brand, le notizie o semplicemente le immagini che mettono le persone al centro. È una prospettiva diversa che aiuta. Dovresti seguirmi da moltissimo tempo per sapere che all’inizio del mio percorso scrivevo storie di case. Non ho mai amato la fotografia di interni senza le persone, così invece di condividere ispirazioni io provavo ad immaginare emozioni all’interno di quegli sazi. Dovrei provare ripescarne qualcuna. Se siete andati oltre le parole scritte fin qui avrete notato che tutto il report di Ikea è animato da persone ed esperienze individuali. Ma Ikea non è la sola. I brand di tutto il mondo lavorano sull’empatia che possono creare con il loro fruitore, in Italia mettiamo ancora al centro il prodotto perfetto senza sbavature. Credo che sia fondamentale andare oltre la perfezione dei set styling per arrivare un po’ più vicino alle persone. ( nelle foto la comunicazione del brand reframed)


Print Isn’t Dead. La stampa coltiva le comunità, non il clickbait.

Ho avuto la fortuna di imbattermi poi in questo articolo e ne sono stata molto felice. Sono un’appassionata di magazine da quando non ancora maggiorenne aspettavo che uscisse in edicola il mio Cosmopolitan. Prima di internet le riviste erano l’unico modo per conoscere le ultime novità e io sono sempre stata curiosa. Questa passione oggi si è trasformata in collezionismo, guardo meno la moda ma sono attratta da progetti che vanno oltre il design. Qui si parla di come sebbene il mondo digitale abbia migliorato le nostre vite in tanti modi, l’editoria digitale non è stata in grado di eguagliare l’esperienza di sfogliare una pubblicazione stampata.

La morte della stampa è stata annunciata al mondo più di una volta, ma riviste e libri continuano a far parte della nostra vita digitale. Anche se ci siamo tutti adattati alla vita nella sfera digitale, molti sono rimasti fedeli ai prodotti stampati. Il 58% nel Regno Unito e il 47% negli Stati Uniti preferiscono leggere le riviste cartacee rispetto a quelle online. Queste pubblicazioni sono più che semplici riviste. Sono diventati prodotti di lusso che mettono in risalto i tuoi interessi e il tuo stile di vita.

Ma perché gravitiamo ancora verso la stampa, in un mondo in cui tutto è a portata di mano? In un mondo saturo in cui le grandi pubblicazioni hanno iniziato a concentrarsi sulla portata piuttosto che sul punto di vista, per i lettori rimaneva poco o nessun valore. Le pubblicazioni di nicchia offrono un contromovimento, creando titoli altamente curati con un punto di vista distinto. Hurs official

Per chi vive a Milano ed è appassionato di magazine Il 18 Febbraio 2024 apre in Porta Venezia Frab’s


FIERE - PUOI PROGRAMMARE I TUOI VIAGGI DI DESIGN

Se sei uno bravo e organizzato ora starai già prenotando tutti i tuoi viaggi per il 2024. Fiere del design non significa solo Salone del Mobile Milano (quest’anno dal 16 al 21 Aprile), in giro per il mondo ci sono eventi eccezionali che di solito io traduco in “ho la scusa per fare questo viaggio.” La più imminente che con grandi lacrimoni salterò anche quest’anno è la Stokholm design week dal 5 all’11 Febbraio. Se avete la valigia pronta qui 7 eventi da non perdere alla Stockholm Design Week 2024 .

Se come me non avete fatto in tempo a prenotare guardate questo reel e segnatevi gli altri appuntamenti dell’anno. Io ho già una certezza 3 days of design Copenhagen 12 .14 Giugno 2024 (magari facciamo un viaggio di gruppo).

CAPSULE PRODOTTI MAKEYOURHOME

Se sei un architetto o un interior designer e sei interessato ad inserire uno o più dei prodotti della capsule makeyourhome all’interno di un tuo progetto puoi contattarmi per valutare insieme. Qui puoi scaricare il catalogo.

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incontri e design week.

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dicembre è il mese delle cose.